Alessia Greco

L’aborto spontaneo è una delle complicanze più comuni durante la gravidanza ed è definito come la perdita di una gravidanza prima della ventiquattresima settimana di gestazione. L’aborto ricorrente, ossia la poliabortività, in cui vi è la perdita di due o più gravidanze consecutive, colpisce circa l’1% delle coppie e l’impatto psicologico della perdita precoce della gravidanza sulle donne è stato ben documentato dalla letteratura scientifica, mentre rimane più inesplorato quello sugli uomini.

Le ricerche scientifiche mostrano che il disagio emotivo è vissuto da entrambi i membri della coppia e che depressione e ansia sono i sintomi più comuni. Spesso si prova un grande dolore insieme ad un senso di solitudine dell’affrontare questa perdita, poiché è esclusa dai normali processi di lutto che si verificherebbero in altri casi di morte, considerati meno ambigui e più legittimi.

Numerosi studi, riportano che le donne con poliabortività possono sperimentare ansia, stress, depressione, sensi di colpa, rabbia e un abbassamento dell’autostima, che possono persistere fino ad un anno dopo l’aborto e nelle successive gravidanze. Le ricerche evidenziano che Il supporto sociale, specialmente all’inizio di un’altra gravidanza, può essere d’aiuto per abbassare i livelli di ansia e depressione durante il periodo gestazionale, poichè può essere vissuto con incertezza e con la paura di un’altra perdita.

Per quando riguarda gli uomini, alcune ricerche hanno riscontrato che i livelli di ansia, stress e depressione sono inferiori rispetto a quelli delle donne della coppia, mentre altre riportano che i vissuti emotivi sono simili in entrambi partner. Gli uomini per gestire la loro sofferenza possono avere con più probabilità comportamenti compensatori disadattivi come l’aumento del fumo e del consumo di alcol ed è anche più probabile che interiorizzino le loro emozioni, il che può essere attribuibile alla mancanza del riconoscimento della loro perdita e dalla pressione della società affinchè gli uomini siano forti e di supporto alla loro partner. Per questo motivo l’uomo assume il ruolo di sostenitore e protettore della propria donna abbandonando i suoi bisogni psicologici. In realtà il supporto richiesto dagli uomini è simile a quello richiesto dalle donne.

Altri studi hanno esplorato gli effetti della poliabortività sulla sessualità e sulla relazione di coppia. È emerso che la relazione di coppia non sembrerebbe essere influenzata negativamente ma le coppie hanno descritto un abbassamento della qualità della vita sessuale dopo le perdite.

Dunque, alla luce di questi dati emersi dalle diverse ricerche scientifiche sugli effetti psicologici della poliabortività sulle donne e sugli uomini, è necessario sviluppare degli interventi di supporto psicologico appropriati sia per la coppia che per le singole persone per affrontare i sentimenti di colpa, l’elaborazione del lutto e la sofferenza ed è anche importante che gli operatori sanitari abbiano un atteggiamento empatico e rispettoso verso le persone che affrontano questo dolore  e nell’accompagnarle ad una futura gravidanza, poiché questo sostegno è associato ad un migliore benessere psicologico.

Diversi studi hanno mostrato che gli interventi che riducono lo stress sono interventi psicologici, emotivi, informativi o di gruppo di supporto. Gli obiettivi sono quelli di alleviare lo stress percepito, l’ansia, le paure e preoccupazioni, la depressione ed i sensi di colpa.

Le ricerche hanno riportato che come supporto psicologico è molto efficace ed utile la terapia cognitiva, che aiuta a ridurre il disagio psicologico, i sintomi di ansia e depressione. Durante la terapia cognitiva si offre alla persona uno spazio di ascolto dei propri  pensieri,  emozioni, significati,  vissuti, comportamenti  e successivamente vengono valutati insieme al terapeuta dei modi per controllare l’angoscia e delle strategie per far fronte alle difficoltà.

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